Data di pubblicazione 19 Nov 2006
Editori Transcrime
ISBN 9788877021762

Rapporto sulla sicurezza nel Trentino – Approfondimenti n. 1

Data di pubblicazione 19 Nov 2006
Editori Transcrime
ISBN 9788877021762

Violenze e maltrattamenti in famiglia: problemi e rimedi possibili

Realizzato per:
Provincia Autonoma di Trento

Il tema delle violenze e dei maltrattamenti in famiglia è di attualità sui giornali e nelle notizie di cronaca nazionale e locale. La scelta di analizzare la situazione esistente in Trentino, con uno sguardo alla dimensione nazionale e internazionale, dipende quindi dalla volontà di approfondire un problema drammaticamente presente nella realtà quotidiana ed estremamente difficile da conoscere nelle sue forme e nella sua consistenza.

Le parole del tema “Violenze e maltrattamenti in famiglia” sembrano infatti costituire una contraddizione perché proprio la struttura familiare, fatta di amore, condivisione, comprensione e solidarietà dovrebbe essere la forma sociale più lontana dalle forme di violenza delle quali si parla in questo volume: gli omicidi, gli abusi sessuali, i maltrattamenti fisici e le violenze psicologiche. Questa contraddizione purtroppo c’è e attraversa le età, i luoghi, le condizioni socioeconomiche, le diverse cittadinanze e va attentamente considerata nelle dinamiche, nei diversi contesti, con i soggetti – autori e vittime – che la esprimono.

Quali sono gli ingredienti di queste violenze? Ci sono diversità tra violenze “fisiche” e “psicologiche” così come le diversità tra violenze “orizzontali”, consumate tra persone della stessa età, e quelle “verticali”, consumate tra persone di età diverse, spesso a sfondo sessuale.

Quali sono le caratteristiche dei protagonisti, autori e vittime? La violenza ha il suo genere che qualche volta cambia. Spesso gli autori sono uomini e le vittime sono donne.

Quali sono le reazioni degli operatori e i rimedi possibili? La costellazione di strutture deputate agli interventi contro le violenze in famiglia richiede, a detta degli stessi operatori del settore, un coordinamento e quando possibile una maggiore integrazione per valorizzare al massimo le diverse competenze.

Occorre convincersi che finora è stato abbondantemente sviluppato lo spazio per la repressione e trascurato quello della prevenzione.
Occorre invertire la rotta consapevoli che la repressione in certi casi serve a poco e che comunque la violenza, anche se repressa con la condanna dell’autore, ha già prodotto una o più vittime. È proprio questo che è sempre più necessario evitare e per cui occorre fare il massimo degli sforzi.

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