Data di pubblicazione 18 Nov 2000
Editori Transcrime

Secondo rapporto sulla sicurezza nel Trentino

Data di pubblicazione 18 Nov 2000
Editori Transcrime

La sicurezza dei cittadini tra stato, mercato e autonomie locali

Realizzato per:
Provincia Autonoma di Trento

Il Secondo rapporto sulla sicurezza nel Trentino viene concluso in un contesto problematico per la discussione del problema “sicurezza”. Il pacchetto legislativo nazionale è afflitto da una andatura da gioco dell’oca dove gli eventi criminali lo fanno muovere (un delitto = un passo avanti e quelli politici lo fanno fermare (una elezione = una sosta). Il disegno di legge del Consiglio Provinciale 2 novembre 1999, n. 57 “Politiche provinciali per la sicurezza” può costituire la piattaforma sulla quale costruire quel “laboratorio di sicurezza” che abbiamo ritenuto possibile l’anno scorso, al tempo della presentazione del Primo rapporto sulla sicurezza nel Trentino. Ambedue sono necessari e la novità del disegno di legge trentino consiste nel rendere possibile l’integrazione tra la prossima riforma della sicurezza nel nostro paese con la dimensione locale. Il messaggio è quello di coniugare repressione e prevenzione sviluppando insieme un sistema integrato dove gli apparati centrali possono dialogare con le amministrazioni locali e le diverse realtà del privato sociale.

Le tre parole che si incrociano nel tema di questo convegno rappresentano significati importanti. Nelle diverse combinazioni reciproche e con riferimento al tema della sicurezza, la dialettica stato – autonomie locali significa l’incontro tra strutture centrali del controllo penale e poteri locali. Da questo incontro possono venire molte cose buone, e tra queste, una maggiore efficacia dei poteri centrali ed un maggiore coinvolgimento nel problema sicurezza dei poteri locali. Nello steso modo la dialettica tra stato e mercato vuol dire discutere sia di efficienza delle risorse allocate per la prevenzione ed il controllo della criminalità, sia di quanto welfare occorra mantenere per facilitare l’integrazione sociale e ridurre l’ammontare di criminalità. Su queste cose vogliamo iniziare una riflessione proprio partendo dal Secondo rapporto sulla sicurezza nel Trentino.

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